Grandi, verdi e splendenti, cosa sono? Le damigiane!

Da piccola vivevo in un paesino vicino a Torino e mi ricordo che era normale vedere gli anziani del paese caricarsi sui ”Pandini” 3 o 4 damigiane alla volta dalle cantine dei contadini alle loro, per il travaso.

Oggi, vivendo in città la realtà è cambiata ma un giorno , gironzolando per un noto negozio di arredamento, ecco riaffiorare il ricordo di quell’oggetto in versione ‘complemento d’arredo’.

Da li sono partita subito alla ricerca di damigiane da salvare ed ecco cos’è successo…le ho trovate usate da un vecchietto che come tutti in città ha scoperto l’esistenza del reparto vino al supermercato, abbandonando l’usanza dei travasi.

Quel che non avevo previsto però, era che dopo anni ciò che era rimasto dentro fosse diventato aceto….quindi via al lavaggio!

Consiglio personale: se volete far come me, vi consiglio di farlo d’estate, con le finestre aperte, prima di svenire con le inalazioni! 😀

Dopo una bella sterilizzata le ho lasciate asciugare una notte intera.

Ed ora son pronte per dare un nuovo look alla tua stanza o il tuo giardino

L’effetto WOW è garantito!

Curiosità storiche:

La parola damigiana deriva dal francese ‘Dame Jeanne’.

Si dice che la regina Giovanna I di Napoli per ripararsi da una bufera entrò in un laboratorio artigianale di vetro .

Li volle provare a fabbricare una bottiglia, ma soffiò talmente forte che la bottiglia prese la capacità di 10 litri, cosa che per quel epoca era alquanto insolita, così il vetraio la battezzò DameJeanne tradotto quindi in damigiana

Possono esser appoggiate su un mobile, lasciate a terra e/o abbellite con qualche lucina, essere semplici elementi decorativi o usate proprio come vasi.

Eccoti qualche esempio trovato in rete

Se ti piace l’idea puoi acquistarle nel mio negozio

Al prossimo recupero creativo